LE SORTI
Nella pratica astrologica si chiamano Sorti, Punti o Parti dei punti fittizi dell’oroscopo che anticamente venivano riferiti sia a vicende umane ( la sorte della sfortuna, dell’insidia, dell’inganno, dei debiti, degli affari, dei viaggi, dell’espatrio, dell’amicizia ed inimicizia, dell’adulterio….) che a vicende personali (la sorte di fortuna, del padre e della madre, del matrimonio, del coito, della malattia, dei figli, dei fratelli….).
Le sorti sono punti immateriali nell’oroscopo individuati con un semplice calcolo che solitamente richiede:
– due significatori fissi (generalmente i pianeti o i luminari) scelti in base all’analogia con la sorte che si vuol trovare.
– la loro distanza misurata sulla longitudine dello Zodiaco, partendo dal grado zero dell’Ariete (da zero a trenta gradi Ariete. Da trentuno a sessanta gradi Toro…)
– un significatore mobile (quasi sempre l’ascendente, o la cuspide di una casa, o il signore della casa o dell’ascendente).
Essendo Luna e Sole gli astri più rilevanti in un oroscopo, le sorti più importanti derivano da essi. Avremo la Sorte della Luna (Tyche o Parte di Fortuna) e la Sorte del Sole (Daimon o Parte del Genio). Le due sorti sono speculari, il luogo di Tyche nel giorno corrisponde a quello di Daimon nella notte e viceversa.
Per il loro calcolo:
Tyche di giorno Asc + Sole – Luna; di notte Asc + Luna – Sole
Daimon di giorno Asc + Luna – Sole; di notte Asc + Sole – Luna
Ricordiamo che Tolomeo nel Tetrabiblos non fa distinzione, per il calcolo del Punto di Fortuna, fra nascita notturna o diurna: “Il tipo di ricchezza si stabilisce dal cosiddetto Punto di Fortuna, individuato ogni volta col calcolo della distanza angolare dal Sole alla Luna riportata poi a partire dall’Oroscopo, tanto per chi è nato di giorno che di notte.”
Albumasar scriveva che “le sorti fissate nei libri dei Persiani, dei Babilonesi e degli Egizi sono 97, divise in tre serie”. Dello stesso avviso sono Ibn Ezra e Guido Bonatti. Oltre a queste 97 sorti se ne trovano tantissime altre riferite ai più disparati settori (la sorte delle greggi, dell’inondazione, del grano, dei servi…….)
Al-Biruni a pag 94 del libro “L’arte dell’astrologia” (ed. Mimesis a cura di G. Bezza) fornisce l’elenco delle sorti più usate: “Tolomeo riconobbe una sola sorte, quella di fortuna, ma altri introdussero un numero eccessivo di metodi per calcolare le sorti della natività…..è impossibile enumerare tutte le sorti che sono state inventate per rispondere alle domande dell’interrogante e per ogni questione riguardo l’esito favorevole e il tempo propizio per le azioni, poiché il loro numero aumenta ogni giorno. Ma le seguenti 97 sorti, 7 delle quali concernono i pianeti, 80 le dodici case e 10 né gli uni, né le altre, sono quelle più comunemente usate.”
Olimpiodoro scrive: “Bisogna sapere che di queste sorti Ermete Trismegisto ha scritto nel libro che ha nome Panaretos, ove trasmise i giudizi relativi ad esse. Grazie alle sole sorti non è impossibile pronosticare di ogni azione, senz’altra considerazione. Quest’uomo divino disse che vi sono sette sorti, pari in numero alle sette stelle. Chiamò la sorte del Sole buon genio, quella della Luna buona fortuna, quella di Giove vittoria, quella di Mercurio necessità, quella di Venere amore, quella di Marte audacia, quella di Saturno nemesi. Né disse queste cose invano, ma poiché la Luna è la fortuna di ogni cosa, chiamò la sua sorte buona fortuna; e poiché di ogni cosa è custode il Sole, chiamò la sua sorte buon genio; e poiché Giove è signore della vittoria e dell’onore, vittoria chiamò la sua sorte il Trismegisto; e poiché Mercurio è signore della parola e la parola è coercitiva, chiamò necessità la sua sorte; ed al medesimo modo, secondo il carattere proprio degli astri, chiamò le sorti degli altri……”
Anche Paolo di Alessandria (Introduzione all’astrologia, ed. Mimesis, a cura di G. Bezza) scrive delle sette sorti del Panaretos: “Le sorti reggono a buon diritto la genitura stessa, giacchè la Luna diviene Tyché, il Sole Daimon, Venere Eros, Mercurio Ananke, Marte Tolma, Giove Nike, Saturno Nemesis. Quanto all’oroscopo, dirige, essendo rispetto a codeste sorti nel mezzo, costituito come ritmico movimento del cosmo intiero. Ora Tychè significa tutto ciò che concerne il corpo e le attività nel corso dell’esistenza; è altresì indicativa delle acquisizioni, della reputazione, della dignità. Daimon si trova ad essere signore dell’animo e del comportamento e della mente e di ogni fattibilità, sicché concorre a determinare l’agire. Eros significa i desideri e le brame che scaturiscono dall’impulso, sicché dispone dell’amicizia e del favore. Ananke produce i legami, la subordinazione, le lotte e i combattimenti, le inimicizie e l’odio e le accuse ed ogni altro violento accidente che può sopraggiungere agli uomini nel corso della vita. Tolma concorre a mostrare l’audacia e la macchinazione, la gagliardia ed ogni inganno. Nike significa la fede e la buona speranza ed ogni assemblea e comunanza; concorre altresì a dar mano alle imprese e al buon successo. Nemesis viene dai geni sotterranei e da ogni cosa nascosta alla vista e dispone della loro manifestazione, dell’inoperosità, dell’esilio e della rovina e dell’affanno e della qualità della morte. Basis, ovvero l’oroscopo, è concausa della vita e del soffio; invero, al nascere di ogni essere vivente, strappa dall’aere animato il soffio di vita in quel breve istante in cui l’ora stilla all’atto del parto stabilito. Esso è indicativo di ogni cosa.”
L’elenco di tutte le sorti è lungo e, a volte, contraddittorio nel calcolo (accennavamo, ad esempio, che Tolomeo non teneva conto della nascita diurna o notturna mentre altri astrologi si.)
Vi sono sette sorti legate ai sette pianeti. Ottanta sorti legate alle dodici case. Sorti che riguardano i pronostici circa i raccolti, le condizioni atmosferiche, sorti che si traggono per l’esito delle battaglie o delle tregue fra gli eserciti.
Le sorti che venivano sempre indicate e il cui uso è raccomandato in una genitura sono:
Tychè il corpo, la vita, acquisizioni, reputazione
Daimon l’animo, il comportamento, l’azione
Eros i desideri e le brame, l’amore
Anankè i legami, le lotte, l’odio, il destino
Tolma l’audacia, la macchinazione, la gagliardia
l’inganno
Nike la fede, la buona speranza, aiuta le imprese,
il buon successo
Nemesis la rovina, l’affanno, qualità della morte
Basis l’origine, il legame tra corpo e anima
Padre il padre
Madre la madre
Fratelli i fratelli
Figli i figli
Nozze la moglie, il marito
Malattia l’occasione violenta, la malattia
Attività le azioni, le attività
Secondo Olimpiodoro: “..le indagini che si compiono tramite le sorti convengono alle questioni di maggiore importanza. Se vogliamo conoscere i giudizi relativi ad ogni cosa sta per essere iniziata, un viaggio, un’attività, un’amicizia, un matrimonio o altro, se è concorde o discorde, ci rivolgeremo alla tabella delle sorti e cercheremo in quale modo si trae la sorte dell’azione che sta per essere intrapresa. Una volta calcolata troverai la qualità dell’esito dell’azione.”
La loro funzione è di valutare la cosa cercata in bene o in male e gli aspetti che formano con gli altri pianeti, la loro posizione ci daranno il responso richiesto.
Nell’astrologia attuale di tutte queste sorti si son perse le tracce, (tranne forse che per Tychè, il punto di fortuna, che tuttora viene calcolata dalla maggioranza dei programmi astrologici. Tychè rimane ad indicare il settore dell’oroscopo in cui l’azione sarà più felice, perdendo però parte dei suoi significati più profondi e affascinanti) ma le sorti rimangono indicatori utilissimi nell’interpretazione del tema natale, un punto sensibile che si colora dei significati del pianeta considerato.